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Perdere il filo..

Pubblicato da Alessio Benatti il

Quando si dice: "perdere il filo"

Con l'espressione "perdere il filo di un discorso" si intende non seguire più lo svolgimento logico di un discorso o di un ragionamento, confondersi.
È un modo di dire molto comune che usiamo quotidianamente ma vi siete mai chiesti da dove deriva?
Il " filo di Arianna" vi dice niente?
Dalle mie ricerche sul web sembra che questo detto venga proprio dalla mitologia greca e in particolare dal celebre "filo di Arianna".
La leggenda narra che Atene dovesse inviare ogni anno a Creta quattordici giovani come tributo al suo re Minosse.
Gli sfortunati sarebbero stati sacrificati per sfamare il Minotauro, un orribile mostro metà uomo e metà toro, che sorvegliava il labirinto dove viveva.
Teseo, figlio del re di Atene, volendo mettere fine a questa barbarie, parte alla volta di Creta insieme ai giovani per affrontare una volta per tutte il Minotauro.
Giunto in città, Arianna si innamora perdutamente di lui e per salvarlo da morte certa gli consegna il famoso "gomitolo".
Teseo, dopo aver fissato un capo del filo all'entrata del labirinto, riesce ad uccidere il mostro e a ritrovare la via d'uscita.
Povero Teseo se "avesse perso il filo"...
Il detto potrebbe però avere anche un'origine diversa legata alla tessitura dei tappeti.
Ogni tappeto era formato da una trama di fili molto precisa e annodata sul retro rigorosamente a mano, quindi perdere il filo giusto avrebbe significato dover ricominciare da capo ed era un lavoro faticosissimo perché veniva fatto da sotto il telaio.
Ed ecco un'altra curiosità svelata!
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