Come districarsi con gli Aghi per Cucire a Mano
Pubblicato da Alessio Benatti il
L’ago giusto ti cambia la vita: gli aghi per cucire a mano
Eccoci pronti per intraprendere un nuovo viaggio nel mondo degli aghi.
Oggi parliamo di aghi per cucire a mano.
Esiste una ricca varietà di aghi con caratteristiche precise, studiate per i vari tipi di cucito, per ogni tipo di tessuto o filo utilizzati.
Ed è utilissimo scegliere l’ago giusto per ottenere un buon risultato e per velocizzare il lavoro.
Ti può cambiare la vita! Credimi!
Non è vero che uno vale l’altro!
Ci vuole l’ago giusto, che si differenzia nella punta, nella cruna, nella lunghezza e nel diametro.
Cucire con un ago sbagliato è uno degli errori più comuni sia per chi sta imparando che, talvolta, per i più esperti.
Il primo consiglio è di utilizzare aghi di prima qualità, in acciaio, resistenti alla corrosione e alla ruggine, che garantiscano scorrevolezza nel cucire e che non si deformino facilmente.
La grossezza dell’ago è definita da un numero: più alto è il numero più sottile è l’ago.
Ci sono aghi con punte diverse per ogni tipo di utilizzo:
- punta lunga e affilata per i normali lavori di cucitura,
- punta triangolare per pelle (che penetra senza strappare il tessuto)
- punta tonda per gli aghi da lana o da ricamo (per non impigliarsi nel tessuto ed evitare di danneggiarlo)
- punta arrotondata per jersey o tessuti elasticizzati.
Cerca di utilizzare sempre un ago nuovo prima di intraprendere un lavoro lungo o su un tessuto particolarmente pregiato, il tuo progetto scorrerà più velocemente ed eviterai di danneggiare la stoffa.
Quindi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza riepilogando i vari tipi di aghi a mano con le loro caratteristiche e gli usi ai quali sono destinati:
- aghi per cucito “universali” con cruna normale e punta affilata, disponibili dal n° 1 al n°12 secondo la pesantezza del tessuto;
- aghi da ricamo con punta affilata e con cruna lunga, per ricamo ma utilissimi anche per cucire normalmente perché si infilano più facilmente, disponibili dal n°1 al n°10 o in cartine miste dal n° 1 al 5, dal n°3 al 9 e dal n°5 al 10;
- aghi da rammendo con punta e cruna allungata per rammendi e tessiture;
- aghi da lana con punta, con cruna allargata, per ricamo;
- aghi da lana senza punta, con cruna allargata, per ricamo mezzo punto, punto croce e per cucire i lavori a maglia, disponibili dal n°14 al n°28;
- aghi da modista, più lunghi del normale, con punta affilata, per cucire cappelli, applicare perline e paillettes, pieghettare o per il punto smoking;
- aghi da pelle, con punta triangolare, ideali per pelle, ecopelle, tessuti cerati o plastificati, disponibili dal n°3 al n° 7;
- aghi infilaperle, sottilissimi, dal n°10 al n°12, per infilare perline;
- aghi per bambole, molto lunghi per facilitare l’assemblaggio dei pezzi delle bambole o dei pupazzi in stoffa.
Credo di aver riassunto i principali tipi di aghi a mano esistenti e spero veramente di esserti stata utile con questa spiegazione.
Un ultimo consiglio!
Per fortuna una cartina di aghi ha un costo limitato, possiamo quindi permetterci di sperimentare cercando di utilizzare veramente l’ago giusto e provando e riprovando ti assicuro che presto non avranno più segreti per te!
E se hai delle domande o delle curiosità da chiederci, scrivici e noi saremo ben felici di risponderti.
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Un caro saluto e a presto!