Da dove arriva il modo di dire " dare filo da torcere " ?
Pubblicato da Alessio Benatti il
Oggi proveremo a capire da dove arriva il modo di dire: "dare filo da torcere".
Ha il significato di ostacolare, procurare noie o grattacapi, avere una difficoltà da gestire.
Si tratta di un modo di dire così frequente che ormai quasi nessuno ne ricorda l'origine e sembra proprio che l'espressione derivi dal mondo tessile.
Prima dell'era industriale la tessitura era basata su quattro operazioni fondamentali: la filatura, la torcitura, la tessitura e infine il fissaggio.
La torcitura era un'operazione piuttosto complessa, infatti si trattava di far ruotare il filo (cioè "torcere") su sé stesso per dargli uno spessore e una resistenza maggiori.
Si realizzava con l'aiuto di un bastone attorno al quale veniva avvolta la matassa (la rocca) e all'estremità del filo veniva fissata un'asta di legno (fuso) con un peso.
Vi ricordate la "Bella Addormentata"?
Data l'irregolarità dei fili era un lavoro molto difficile e proprio dalla difficoltà di questo procedimento deriva il modo di dire di oggi.
La "torcitura" venne meccanizzata solo nel tredicesimo secolo con la comparsa dei primi tiratoi circolari.
Questo lavoro veniva prevalentemente adibito alle donne perché avevano le mani più piccole.
Le dita dovevano essere molto lisce e non screpolate perché non dovevano rovinare il filo ,veniva quindi distribuita una crema che le lavoranti spalmavano sulle mani ogni qualvolta le lavavano e ogni mattina venivano controllate dalle direttrici.
Un'operaia con le mani screpolate poteva perdere anche una giornata di lavoro!
Chissà che non sia stata anche l'origine della "manicure"... 🤣
Anche questa curiosità non è più un mistero..