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LA FODERA: la Silesia

Pubblicato da Alessio Benatti il

La Silesia

 

Parliamo ancora di fodere perché non abbiamo ancora affrontato l'argomento silesia..

Molto resistente allo strappo e all'usura è utilizzata specialmente per lo scopo funzionale di rifinire i pantaloni da uomo ma anche per la confezione di tasche e cinture.


È l'ideale per foderare le borse hand made che tanto ci piace confezionare con le nostre mani negli ultimi tempi!

È un tessuto di cotone e il suo nome deriva da Slesia, regione dell'Europa centrale dove probabilmente ha avuto origine.


L'intreccio è a effetto trama e di solito è alto 90 centimetri, spesso viene tessuto in doppio e viene prima candeggiato, poi tinto e infine apprettato e calandrato per renderlo più liscio e più lucido.

Per chi non lo sapesse la calindratura è un processo di finissaggio dei tessuti: la stoffa finita passa attraverso due rulli pesanti e riscaldati che la comprimono e le donano un effetto liscio e lucido.

Se i rulli hanno un disegno a rilievo si possono ottenere effetti speciali come il goffrato o il marezzato ( in realtà non lo sapevo nemmeno io ma è un segreto.. non dirlo a nessuno!)

Ma torniamo alla nostra silesia, in Italia se ne produce in vasta scala e in tre pesantezze principali:

 

  • i baseni cioè i tipi più ordinari con diagonale marcato
  • le silesie cioè i tipi di media pesantezza
  • i Twills cioè i tipi più fini con diagonale piccolo dovuto alla fittezza del tessuto.


Bene.. così ora sappiamo anche perché chiedere la "fodera da tasche" e se hai qualcosa da aggiungere aiutaci e scrivici nei commenti!

Alla prossima curiosità.


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